
OAC
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ( in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l'acronimo UNESCO) è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell'istruzione, scienza, cultura e comunicazione.
Sono membri dell'UNESCO, all'ottobre 2011, 194 Paesi più 7 membri associati. Il quartier generale dell'UNESCO è a Parigi ed opera programmi di scambio educativo, scientifico e culturale da 60 uffici regionali sparsi per tutto il mondo. I progetti sponsorizzati dall'UNESCO comprendono programmi scientifici internazionali; programmi di alfabetizzazione, tecnici e di formazione degli insegnanti; progetti regionali e di storia culturale; e cooperazioni internazionali per conservare il patrimonio culturale e naturale del pianeta e per preservare i diritti umani.
Una delle missioni dell'UNESCO è quella di mantenere una lista di patrimoni dell'umanità. Questi sono siti importanti culturalmente o dal punto di vista naturalistico, la cui conservazione e sicurezza è ritenuta importante per la comunità mondiale.
L'UNESCO è rappresentato da propri ambasciatori e promuove il celebre Forum Universale delle Culture, che nel 2013 avrà luogo a Napoli. La Commissione nazionale italiana è guidata da Gianni Puglisi.
L'UNESCO

Per essere incluso nella lista ufficiale della Convenzione, la Lista dei patrimoni dell'umanità, un sito deve presentare valori di universalità, unicità ed insostituibilità (nel caso andassero perduti) stabiliti dalla Convenzione stessa.
Fino al 2004 i criteri erano solo sei in ambito culturale e quattro in ambito naturalistico. Dal 2005 esiste un insieme di 10 criteri, che vale per entrambe le tipologie di sito.
Il Comitato del Patrimonio dell'Umanità, un gruppo ristretto di 21 Stati membri nominati dall'Assemblea Generale i quali rimangono in carica per un termine di 4 anni, prende in considerazione le candidature dei siti proposti dai vari Paesi e, sulla base anche delle posizioni tecniche e scientifiche delle Organizzazioni preposte, decide se inserire o meno i siti candidati all'interno della lista.
Il sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”
Da sabato 25 giugno 2011 il Sito seriale “I Longobardi in Italia I luoghi del potere (568-774 d.C.)” è nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Per l’Italia si tratta del 46° sito iscritto nella celebre Lista. Il Sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” che, oltre a Brescia, include anche Cividale del Friuli, Torba-Castelseprio, Campello sul Clitunno, Spoleto, Benevento e Monte Sant'Angelo, comprende le più importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano, sparse dal nord al sud della penisola, laddove si estendevano i domini dei più importanti Ducati longobardi . I beni compresi nel Sito, frutto di una rigorosa ed accurata selezione, sono, ognuno per la propria tipologia specifica, il modello più significativo o meglio conservato tra le numerose testimonianze diffuse sul territorio nazionale e, nel loro insieme, rispecchiano l’universalità della cultura longobarda nel momento del suo apice, rappresentano quindi la quintessenza del patrimonio artistico ed architettonico delle gens Langobardorum che, come noto, si espressero in forme monumentali solo dopo il loro stanziamento in Italia, a seguito di un lungo periodo di migrazione che dalla Scandinavia li vide attraversare i paesi del nord-est europeo.
