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LA CROCE DI RE DESIDERIO

Sotto il firmamento inondato di stelle dal Ferramola, nell’oratorio di Santa Maria in Solario, brilla di duecentododici fra pietre preziose, gemme vitree e cammei, la Croce detta di re Desiderio, superbo manufatto databile all’VIII-IX secolo d.C.
La prima descrizione della Croce si rinviene nel 1657, in uno scritto della badessa Angela Baitelli, che la colloca in Santa Maria in Solario, dove attualmente è ospitata, dopo la riapertura del Museo nel 1998.
La Croce, che aveva funzioni devozionali e processionali, rappresenta uno degli esemplari liturgici più rari giunti sino a noi, per la gran quantità e il pregio delle pietre decorate, sparse “a tappeto” ma simmetricamente sulla struttura portante in legno, rivestito da una lamina metallica, con i bracci dilatati alle estremità.

 

Elementi decorativi di età romana, longobarda e carolingia distinguono l’impianto strutturale della Croce, in cui coesistono anche le integrazioni compiute nel corso dei secoli: talmente ricche sono le decorazioni racchiuse nel manufatto da far pensare che si trattasse di materiali provenienti da un tesoro regio, donati in età altomedievale, e da alimentare la leggenda della Croce quale dono di Galla Placidia, e successivamente di Desiderio, fondatore del monastero.

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OAC

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